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Shopping di Natale e Circuiti Neurali

Secondo Brian Knutson, professore associato di psicologia e neuroscienze alla Stanford University, fare shopping è il risultato di un adattamento evolutivo, tanto che questo comportamento attiva gli stessi circuiti cerebrali che originariamente hanno spinto i nostri antenati a uscire in cerca di cibo.

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 21 Dic. 2011

Aggiornato il 20 Dic. 2019 12:08

– Rassegna Stampa –

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze PsicologicheSecondo Brian Knutson, professore associato di psicologia e neuroscienze alla Stanford University, fare shopping è il risultato di un adattamento evolutivo, tanto che questo comportamento attiva gli stessi circuiti cerebrali che originariamente hanno spinto i nostri antenati a uscire in cerca di cibo. “Qualcosa ci spinge ad andare là fuori per cercare qualcosa di buono, anche se ancora non sappiamo che cosa è buono” dice il prof. Knutson; le scansioni cerebrali che ha effettuato mostrano che, quando le persone valutano i prodotti e i prezzi, il  nucleus accumbens si attiva. Quando in quella zona avviene il rilascio di dopamina, le persone sono motivate ad agire.

Quindi la prospettiva stessa di un acquisto – forse indotta dalla pubblicità e da altri strumenti di marketing – può attivare quei circuiti, generando entusiasmo e mettendoci dell’umore adatto ad assaltare i negozi. Altri circuiti invece reagiscono ai prezzi troppo elevati, smorzando l’entusiasmo: i segnali concorrono – comprare o non comprare? – passando nella parte anteriore del cervello, nella corteccia prefrontale, dove avviene la decisione finale. Ma c’è anche un’altra area del cervello, la corteccia cingolata, che si attiva in caso di conflitti, come nel caso di voler comprare qualcosa che costa troppo per le nostre tasche.

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Una strategia per tenere a bada la voglia di spendere e ridurre le occasioni di indecisione e conflitto, raccomandano gli esperti, è stabilire un budget e una lista di cose da comprare prima di recarsi nei negozi, questo facilita l’autocontrollo; i centri commerciali sono dei luoghi di forte tentazione perchè si è circondati da cose da comprare e da persone che le comprano! meglio starne alla larga e preferire, per esempio, lo shopping on-line, che permette di non disperdere troppo l’attenzione, anche se non è esente da tentazioni a causa della convenienza. È bene comunque cercare di contenere al massimo il numero di decisioni da prendere e le occasioni in cui è necessario controllarsi troppo e, se proprio non se ne può fare a meno, evitare assolutamente di prendere decisioni su spese troppo costose a fine giornata, quando la stanchezza ci rende “deboli”.

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Serena Mancioppi
Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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