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Perfezionismo e Genitorialità, lo stress e l’ansia di essere un genitore perfetto

Di Michela Muggeo

Pubblicato il 21 Dic. 2011

Aggiornato il 22 Giu. 2012 13:58

Cerchi di essere un genitore perfetto? Meglio sbagliare

 PARTE 1 – PARTE 2 – PARTE 3

Perfezionismo e genitorialità. Lo stress e l'ansia di essere un genitore perfetto. Immagine: © sonya etchison - Fotolia.com - Cercare di essere il genitore perfetto è un’arma a doppio taglio – commenta Meghan Lee, autrice principale di uno studio apparso online su Personality and Individual Differences (non ancora disponibile la versione pubblicata) portato avanti alla facoltà di Scienze della Famiglia e dello Sviluppo Umano presso la Ohio State Universiy.

Secondo l’autrice, i neo-genitori sembrerebbero avere un più difficoltoso adattamento al ruolo genitoriale quando credono che la società si aspetti che essi siano una mamma e un papà perfetti.

Questo studio prende in considerazione 182 coppie che sono diventate genitori per la prima volta tra il 2008 e il 2010. Prima del termine della gravidanza, è stato fatto compilare un questionario che andava a misurare il livello di perfezionismo sociale o auto-riferito.

Per perfezionismo sociale si intende la percezione soggettiva di doversi attenere agli elevati standard e aspettative degli altri (Hewitt & Flett, 1991). In questo caso la scala si riferiva alla preoccupazione dei partecipanti su che idea avessero gli altri dell’essere un buon genitore. Un esempio di item utilizzato è: “La maggior parte delle persone che mi circondano si aspetta che io sia sempre un genitore eccellente”.

Il perfezionismo auto-diretto si può generalmente definire come la tendenza a porsi standard elevati per se stessi e contemporaneamente evitare gli errori (Frost et al., 1990, Shafran et al., 2002). Nello studio è stato chiesto, ad esempio: “Io devo sempre essere un genitore di successo”.

Tre mesi dopo la nascita del piccolo, alle stesse coppie è stato chiesto di compilare un questionario relativo al loro adattamento al ruolo genitoriale in termini di soddisfazione, auto-efficacia e livello di stress.

I risultati hanno evidenziato che la misura dell’adattamento al nuovo ruolo è associata al livello di perfezionismo mostrato. In particolare, genitori con alti livelli di perfezionismo sociale mostrano anche livelli di stress più elevati e un senso di auto-efficacia relativa alle loro capacità genitoriali più basso rispetto a chi, invece, dà poco peso agli standard sociali. Per quanto riguarda il perfezionismo auto-diretto, invece, i risultati sono molto interessanti: nelle madri un elevato perfezionismo è associato a maggiore soddisfazione personale come mamme, mentre non si evidenzia alcuna correlazione con il livello di auto-efficacia e o di stress. Nei padri invece, il perfezionismo auto-diretto avrebbe un effetto positivo su tutte e tre le dimensioni: soddisfazione personale, senso di auto-efficacia e stress.

Come si spiegano questi risultati? Gli autori dello studio ipotizzano ancora una volta che i padri non avrebbero, nella nostra società, lo stesso impatto nella cura dei figli che hanno le madri. Alcuni padri potrebbero avere in generale alti standard per se stessi, e allo stesso tempo potrebbe non essere così difficile per loro adeguarsi a tali standard di quanto non sia, invece, per le donne (e le madri quindi).

Gli autori però ci mettono in guardia: anche se da questi risultati il perfezionismo sembra avere degli effetti positivi su mamma e papà, non lasciamoci ingannare dai dati e guardiamo il rovescio della medaglia. Che cosa succede ai nuovi genitori, infatti, dopo i primi mesi, con il crescere dei figli? Come si traduce questo perfezionismo nello stile educativo? E che cosa succede quando mamma e papà vanno incontro a un fallimento?

La prossima settimana proveremo a rispondere a questa (assai ardua) domanda.

LEGGI ANCHE PARTE 2PARTE 3

 

BIBLIOGRAFIA:

  • Frost, R.O., Marten, P., Lahart, C. E Rosenblate, r. (1990). The dimension of perfectionism. Cognitive Therapy and Research, 14, 449-468.
  • Hewitt, P. L., & Flett, G. L. (1991). Perfectionism in the self and social contexts: conceptualization, assessment, and association with psychopathology, Journal of Personality and Social Psychology, Vol. 60, No. 3, 456—470.
  • Shafran, R., Cooper, Z., Fairburn, C.G. (2002). Clinical perfectionism: a cognitive-behavioural analysis. Behav Res Ther. 40(7):773-91.

 

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