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Allucinare i colori? Basta volerlo!

Uno studio pubblicato questa settimana su Consciousness and Cognition ha dimostrato che alcune persone sono in grado di allucinare i colori secondo il loro desiderio anche senza il supporto di ipnosi. Con “alcune persone” si intende un gruppo di persone selezionate che si sono dimostrate altamente suggestionabili all’ipnosi.

Di Linda Confalonieri

Pubblicato il 07 Dic. 2011

-Rassegna Stampa –

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze PsicologicheUno studio pubblicato questa settimana su Consciousness and Cognition ha dimostrato che alcune persone sono in grado di allucinare i colori secondo il loro desiderio anche senza il supporto di ipnosi. Con “alcune persone” si intende un gruppo di persone selezionate che si sono dimostrate altamente suggestionabili all’ipnosi: nell’ambito dell’esperimento, a questi soggetti è stato chiesto di guardare una serie di disegni monocromatici e di visualizzare dei colori in essi. Testati sia in una condizione di ipnosi che in una condizione “normale” riportavano in entrambi i casi la capacità di visualizzare i colori a differenza dei soggetti non suggestionabili.

Al di là dei report soggettivi in relazione al compito sperimentale, i partecipanti sono stati sottoposti a risonanza magnetica funzionale con la finalità di evidenziare eventuali differenze nei patterns di attivazione cerebrale di soggetti suggestionabili rispetto ai non-suggestionabili in tale compito di visualizzazione dei colori. Dai dati sono emersi cambiamenti significativi nell’attivazione cerebrale delle aree deputate alla percezione visiva soltanto tra i soggetti altamente suggestionabili.

Quindi sembrerebbe che le persone altamente suggestionabili, a differenza del senso comune che tende a etichettarle negativamente come più circuibili e meno razionali, siano portatrici di maggiori opportunità quanto meno in termini di possibilità di modulare le proprie esperienze percettive. Certo non è esente da rischi tale opportunità, se dovesse sfuggire di mano il grado di flessibilità e capacità di modificare le esperienze percettive.

Ad ogni modo, pensando alla modalità di funzionamento della nostra mente che oltre a elaborare simboli astratti e amodali, è anche una mente simulativa, si potrebbe speculare che la suggestionabilità possa essere un variabile che possa discriminare tra menti più o meno simulative?

 

BIBLIOGRAFIA:

 

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Linda Confalonieri
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Redattrice di State of Mind

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