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ALT! Dolore in corso

Di Irene Giardini

Pubblicato il 26 Ott. 2011

Mal di testa, gastrite, dolori muscolari sono spesso cattivi compagni di viaggio per tutti noi. Quante volte abbiamo cercato disperatamente nella borsa un antidolorifico qualunque, che sembrava essere la nostra unica salvezza? E invece, oggi, numerosi studi comprovano l’efficacia di tecniche meditative per la gestione del dolore.

Meditation - © Nejron Photo - Fotolia.comL’International Association for the Study of Pain definisce il dolore come “un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata ad una danno tissutale presente o potenziale o descritta come tale”. Un’esperienza multidimensionale che, a parità di stimolo, è percepita e rappresentata in forme diverse, a seconda del modo in cui viene cognitivamente elaborata. Se cronico può diventare parte integrante della vita della persona che ne è colpita, quasi da sentirne la mancanza se venisse meno. Se acuto, invece, può risultare temporaneamente invalidante. Quando parliamo di dolore acuto, la fa da padrone la spiacevolezza immediata della percezione del dolore legata alla rielaborazione cognitiva e all’intensità dello stimolo nocicettivo. Se parliamo di dolore cronico, molto spesso ci troviamo a fare i conti con ansia, tristezza, rabbia, paura, che indirettamente portano ad un aumento della sintomatologia, inducendo una maggiore reattività muscolare: infatti, queste emozioni negative, favoriscono una serie di modificazioni del sistema nervoso autonomo a livello di conduttanza cutanea, di reattività muscolare e di ritmo cardiaco che aiutano a mantenere o peggiorarare il sintomo doloroso. E meditando che succede?

Si riducono stress, ansia, paura e rabbia. Le emozioni negative che accompagnano l’esperienza di dolore provocano importanti modificazioni a livello cardiaco, muscolare e vascolare che hanno, tra l’altro, una ricaduta sulla percezione stessa del dolore, che viene amplificata. Numerose sono le ricerche che supportano l’efficacia della meditazione nella gestione delle differenti forme di dolore. Ad esempio, le tecniche meditative si sono dimostrate efficaci nella gestione di mal di testa e mal di schiena (Wolsko, 2004), dolore cronico e insonnia. In associazione a tecniche di visualizzazione (metodo Simonton), la meditazione risulta di comprovata efficacia per la diminuzione del dolore correlato alle malattie oncologiche e il contenimento degli effetti collaterali della chemioterapia (Jacobs, 2002). In altri studi è sottolineata l’importanza dell’applicazione di tali pratiche nella fase preoperatoria, per favorire effetti quali la diminuzione dei tempi di ricovero ospedaliero e la riduzione del dolore conseguente alle procedure chirurgiche.

BIBLIOGRAFIA:

  • Astin, J. A. (2004). Mind-body terapie for the management ofpain, Clinical JournalPain, 20, 1:27-32
  • Barrows, K. A., &Jacobs, B. P. (2002). Mind-body medicine. An introduction and reviewof the literature, MedicalClinical North Am., 86, 1:11-31


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